Ti è già capitato di non riuscire a prendere sonno per il dolore o di avere l’impressione che i dolori siano peggiorati dopo aver dormito male? Tranquillo, non sei l’unico.
Dolore e sonno hanno un rapporto complicato. In questo articolo ti spiegheremo qual è il loro legame e quali abitudini adottare per dormire meglio.
Dolore e sonno hanno un rapporto complesso basato sulla reciprocità: questo significa che, se i dolori possono essere all’origine di un cattivo riposo, allo stesso tempo un cattivo riposo può peggiorare dolori già esistenti e ritardarne la guarigione. Queste premesse fanno sì che chi soffre di determinati dolori si trovi in un costante circolo vizioso dolore-sonno disturbato, nel quale carenza di sonno e dolori peggiorano contemporaneamente nel tempo.
Ecco i principali effetti del dolore:
- difficoltà ad addormentarsi
Se vuoi riuscire ad addormentarti, il tuo sistema nervoso deve essere rilassato. Chi soffre di malattie croniche ha normalmente un sistema più reattivo.
- maggiore probabilità a svegliarsi durante la notte
Girarsi spesso nel letto o muoversi in un certo modo può dare vita a dolori che vanno ad intaccare il sonno. E se il dolore ti ha già svegliato una volta, è probabile che la cosa si ripeta. Una mancanza di sonno dovuta al dolore e protratta nel tempo non farà che peggiorare irreversibilmente il tuo riposo.
- impossibilità di godere di un sonno riposante
Il fatto che il ciclo del sonno venga compromesso dal dolore può essere dovuto al fatto che la fase REM, quella in cui il nostro cervello e il nostro corpo si rilassano al massimo, non duri abbastanza, con potenziale insorgenza di disturbi o addirittura di emicrania.
Avere l’impressione che il dolore di notte diventi più intenso – il dolore può farsi più evidente di notte, quando non hai alcuna distrazione.
Fatica nel trovare una posizione comoda – diventa difficile restare sdraiati in una posizione normale.
Ansia – farsi condizionare dalle preoccupazioni legate al dolore e alle sue ripercussioni non fa altro che ridurre le tue ore di sonno.
Sbalzi d’umore – il dolore può condizionare anche il tuo stato d’animo, mettendo tutto il corpo in una situazione di estrema tensione, così rilassarsi e addormentarsi diventa un’impresa ardua.
Farmaci – gli antidolorifici possono indurre sonnolenza e dare vita a intervalli di sonno irregolari, sconvolgendo il tuo orologio biologico e impedendoti di dormire bene la notte. Alcuni farmaci hanno anche effetti collaterali come l’apnea notturna, che può compromettere il tuo sonno.
Un buon sonno ti fa svegliare riposato e rilassato, al contrario un sonno di scarsa qualità avrà un impatto negativo sulla tua salute.
Recenti studi hanno dimostrato che un sonno insoddisfacente può:
- abbassare la soglia del dolore;
- ritardare la guarigione delle ferite;
- peggiorare i dolori.
Per chi soffre di disturbi cronici i dolori sono ancora più accentuati. Chi ad esempio è affetto da fibromialgia, se dorme male avvertirà maggiore dolore il giorno dopo. D’altro canto, dagli studi è emerso che un buon riposo lenisce il dolore. Come è facile intuire, la qualità del sonno ha un ruolo determinante per la nostra salute.
A volte è facile capirlo. Pensa ad esempio a quando avevi delle ferite e per questo hai dormito poco e male.
Altre volte invece è più difficile stabilire il nesso causa-effetto, tanto che gli esperti a questo proposito paragonano questa situazione a quella tra uovo e gallina.
Se sei soggetto a una combinazione di dolore e cattivo sonno e ad esempio al mattino ti svegli con il mal di schiena, è importante che ne parli con il tuo medico per stabilire quale sia la causa dei tuoi disturbi.
La cosa positiva, ci dicono gli esperti, è che è possibile arrestare il circolo vizioso dolore-cattivo sonno. Se dormi spesso male per colpa del dolore, dovresti consultare il medico per capire come curare al meglio i tuoi disturbi, magari attraverso cure ed esercizi mirati. Migliorando le tue abitudini nel sonno avrai maggiori probabilità di goderti un sonno rilassante.
Ecco alcune buone abitudini che favoriscono il sonno:
Trascorrere del tempo all’esterno
È importante stare all’aria aperta finché è ancora chiaro. Questo contribuisce a sincronizzare il nostro orologio biologico in modo che la sera, quando si fa buio, siamo più propensi a metterci a letto.
Evitare pasti abbondanti, le sostanze eccitanti e l’alcool subito prima di andare a dormire
Mangiare scatena inevitabilmente la digestione, mantenendoti sveglio. È infatti consigliabile far trascorrere due o tre ore tra il pasto e il momento in cui vai a dormire, oltre a evitare alcool e bevande contenenti caffeina se soffri di disturbi del sonno.
Evitare di stare davanti a uno schermo prima di andare a dormire
Evita di guardare la televisione o di stare davanti al cellulare prima di andare a dormire e fai invece qualcosa per rilassare la mente e i muscoli, ad esempio un bel bagno caldo. Puoi anche stabilire un rituale che favorisca il sonno, come leggere un libro o eseguire tecniche di rilassamento.
Mantenere ritmi di sonno regolari
Cerca di svegliarti e andare a dormire all’incirca sempre alla stessa ora. Svegliarsi ogni giorno alla stessa ora è importante per risincronizzare il nostro orologio biologico.
Alzarsi dal letto se non si riesce a prendere sonno
È meglio alzarsi dal letto invece di rimanere sdraiati e svegli per ore. In questo modo si eviterà che il cervello associ riconduca la mancanza di sonno al letto.
Scegliere il materasso giusto e il corredo adeguato per il tuo letto
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